Napoli è sulle prime pagine di tutti i giornali italiani ed esteri con i sacchi d’immondizia tracimati per le strade, mentre altre immagini di decadenza circolano attraverso le TV di tutto il mondo: sono quelle degli abitanti della città, scelti tra i più rozzi e i più ignoranti, per dimostrare il teorema del rapporto causa-effetto tra degrado urbano e degrado umano. Che vale anche viceversa. Dunque bruttura chiama bruttura?
L’immagine della città è sottoposta ad attacchi spesso strumentali – spiega Amato Lamberti, docente di ”Sociologia della devianza e della criminalità” dell’università Federico II di Napoli – ma non possiamo non renderci conto che Napoli deve le sue “griffe”, anche sul piano internazionale, ai comportamenti a volte incivili dei suoi abitanti, e non solo di quelli ‘brutti, sporchi e cattivi’ delle aree di emarginazione e di degrado”. La città sembra aver imboccato un tunnel del quale non s’intravvede via d’uscita. Siamo alla crisi senza ritorno? “E’ già successo altre volte ” afferma Lamberti. Poi riprende convinto: “Quando Napoli è sembrata essere giunta alla fine del suo destino, inaspettatamente è riesplosa con tutto il suo potenziale di innovazione e di creatività”.
L’ultimo libro di Amato Lamberti “Napoli: dov’è l’uscita?”, Graus editore, risponde all’angosciosa domanda contenuta nel suo titolo. Un’analisi rigorosa e disincantata delle tante facce della città, da quella miserabile a quella criminale, da quella vulnerabile a quella pericolosa. Dopo aver individuato le vischiosità che ostacolano il governo della città e che rendono difficoltoso ai suoi cittadini il cammino per stare al passo coi tempi, l’autore indica possibili vie d’uscita. I napoletani sono ancora in tempo, se lo vogliono, per riprendersi in mano il proprio destino. Amato Lamberti è grande conoscitore di Napoli per aver fondato e poi diretto per anni l’Osservatorio sulla camorra (1981-93); successivamente ha fatto parte dell’amministrazione cittadina raccogliendo consensi a volte anche tra i suoi avversari politici e tra intellettuali del nord Italia. Assessore alla normalità (1993-1995). Presidente della Provincia di Napoli (1995-2004), carica alla quale è stato eletto per tre volte. Tra i risultati positivi della sua attività, che gli vengono riconosciuti pubblicamente, quello di aver riportato il Bilancio della Provincia di Napoli in attivo. Un record non ripetuto. Lamberti è autore di libri sulla marginalità sociale, sulla devianza, sulla criminalità, sulle complesse articolazione del sistema-camorra.