Quante volte, andando all’estero, abbiamo desiderato di essere riconosciuti come cittadini di una città migliore, non più inquinata da criminalità, abusivismo, volgarità e malcostume? E quante volte, andando in giro, ci è capitato di sentire i soliti luoghi comuni su Napoli: l’emergenza rifiuti e le guerre tra clan. E’ questa la parte che i mass media hanno scelto per rappresentare l’intera città.
Ma c’è un’altra parte meno caratteristica semplicemente perché più normale, che lavora, innova, produce, rispetta le regole. Una parte virtuosa che di fatto porta avanti Napoli.
Questa realtà da qualche anno ha un nome da quando un gruppo di cittadini ha deciso di ribaltare l’immagine di Napoli dando vita a Città di Partenope.
Una città virtuale fondata nel giugno del 2008, nella quale si sono già radunati professionisti, imprenditori, giornalisti, studenti, impiegati, mamme e papà, ma anche presidenti, docenti universitari, personaggi pubblici e dello spettacolo, semplici cittadini, che ancora sperano in un mondo migliore. Oggi sono diventati più di 8000, si tratta di persone cui piace l’idea di rifondare una città e di tracciare linee di confine, sedotte dal progetto di lasciare fuori camorra, microcriminalità, volgarità, malcostume, e di recuperare tanto quel sottobosco di giovani sfaccendati e pronti a delinquere, quanto coloro i quali si sono arresi e giustificano sempre chi oltraggia il prossimo e le regole civili.
Tra le tante iniziative che in questi anni Città di Partenope ha promosso per trasmettere in Italia e nel mondo una migliore immagine di Napoli c’è quella del libro fotografico “Partenope – Another way to see Naples” (ed. Rubbettino) le cui prime due edizioni hanno avuto un gran successo.
Un libro che parte da questo spirito e che si basa sul concorso fotografico “Napoli come mi piace” che viene bandito anche nel 2015 da Città di Partenope e chiede ai cittadini di puntare l’obiettivo su una città che rappresenta l’immagine positiva che vogliamo dare di Napoli. Non più catastrofi e vicoli con panni stesi, ma una città dal viso pulito, pervasa di civismo e rispettosa delle regole, traversata da moderni metro, dove pian piano le strade tornano a risplendere e i cittadini si muovono in un futuro che è già cominciato.