Insegne disomogenee, marmi visibilmente deteriorati, ambulanti, lucernai tappati con il cemento, scritte sui muri e persino una macchinetta per fototessere come quelle che stanno nelle stazioni ferroviarie. Questo e altro ancora in uno dei nostri monumenti più importanti, la Galleria Umberto I di Napoli.
Dopo le 20 quello che ormai è poco più di un crocevia, si trasforma in un campo di calcio per ragazzini e baby gang che rompono continuamente i pochissimi lampioni presenti. Città di Partenope si sta battendo in ogni modo per far chiudere la Galleria nelle ore notturne con cancellate in ferro, anche perché di notte non vi è più nessun presidio.
Recentemente il Comune ha ristrutturato la copertura in vetro con non pochi imprevisti e vicissitudini, ma il restauro non deve finire qui. Vogliamo paragonare la Galleria di Milano a quella di Napoli? Non inserisco le foto delle due gallerie per non avvilirvi, ma diamoci da fare!